Zucchino e Coniglietta, a dispetto dei nomignoli buffi ed inoffensivi, sono due criminali incalliti. I due ladri hanno già deciso di derubare il bar dove, con assoluta nonchalance, stanno facendo colazione. Nella stessa caffetteria trovano posto anche Vincent Vega e Jules Winnfield, due assassini che portano sempre al loro fianco una borsa in cui nessuno sa cosa sia conservato. A Vincent tra l’altro è stato affidato il piacevole compito di uscire con Mia, moglie del temuto e rispettato capo, Marsellus Wallace. Quest’ultimo, al cui cospetto sono giunti i due criminali, ordina a Butch, pugile suo sottoposto, di perdere una gara truccata, ma se il boxeur per orgoglio si rifiuta di obbedire al malavitoso, Vincent teme il suo capo e, anche quando dopo una lunga serie di disavventure, salva la vita a Mia e avrebbe tutte le carte in regola per concludere romanticamente l’uscita forzata, evita la tentazione e si allontana dalla donna prima che la sua passione possa trasformarsi nella sua condanna. Butch, uscendo dal locale pensa di poter avere la meglio sul boss e tenta il doppio gioco; un evento fortuito però, la dimenticanza in albergo dell’orologio lasciatogli dal padre morto in Vietnam, rischia di costargli la vita. Butch, inseguito da Wallace e scagnozzi, viene coinvolto in un incidente a seguito del quale il malavitoso viene ripetutamente violentato da due sadici omosessuali. Per ironia della sorte sarà Butch a liberare il suo capo e a giustiziare uno degli stupratori. Jules e Vincent, travolti in qualche modo dagli eventi, vedono passare ancora molto sangue davanti ai loro occhi. Quando infine fanno ritorno alla caffetteria, la loro burrascosa storia si intreccia con quella di Zucchino e Coniglietta… La pellicola, datata 1994, è un racconto complesso e articolato il cui senso logico è dato dall’intersezione delle diverse storie dei personaggi presenti al bar. Il regista, Quentin Tarantino, ha deciso, così come già fatto per “Le iene” di non seguire alcun ordine cronologico.