Hannibal

Hannibal Lecter, temuto criminale, è riuscito a fuggire dal carcere di Baltimora, struttura penitenziaria di massima sicurezza da cui manca ormai da 7 anni. Clarice Starling, l’agente speciale al soldo dell’FBI che tempo addietro era riuscita nell’impresa di catturare e giustiziare Buffalo Bill, ha al momento parecchi problemi da risolvere; la poliziotta infatti, nel tentativo di portare a termine un’importante missione, si è trovata costretta ad aprire il fuoco, ma le pallottole hanno colpito una donna ed il suo figlioletto. In poco tempo, ovviamente, Clarince si è trovata a dover fare i conti con la sua coscienza, i suoi superiori, e l’accanimento mediatico. Paul Krendler, a suo modo per aiutarla, le propone di indagare sulla misteriosa scomparsa di Hannibal. L’uomo è a sua volta invogliato ad offrire l’incarico all’agente dalla ricca ricompensa promessagli da Mason Verger, l’unica vittima del pericoloso criminale ad essere ancora in vita. Il sadico fuggiasco intanto ha già riparato a Firenze dove ha per altro avuto il tempo di cambiare identità e di trovare un buon lavoro alla Biblioteca Capponi. L’incarico gli è stato affidato appena dopo la scomparsa, per altro sospetta, del suo predecessore. Sarà Rinaldo Pazzi, locale ispettore di polizia, a rendersi conto che dietro l’insospettabile impiegato si nasconde Hannibal. Contattato Verger, il poveraccio sta per compiere l’agguato ai danni del folle omicida, ma quest’ultimo, più scaltro del previsto, lo precede e lo uccide in maniera alquanto efferata. Quando, a seguito dell’omicidio, Hannibal decide di rimettere finalmente piede in America, la situazione precipita… La pellicola, datata 2001, prosegue idealmente “Il silenzio degli innocenti” film del 1991. Tuttavia, sebbene personaggi e trama di fondo non abbiano subito molte variazioni, il lungometraggio può dirsi parecchio distante dal lavoro di Jonathan Demme rispetto al quale il nuovo regista, Ridley Scott, è molto più esplicito, violento e crudo.

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