Detroit, 7 aprile del 1939: nasce Francis Ford Coppola, secondo di tre fratelli. La famiglia, di chiare origini italiane, immerge sin da subito il nuovo arrivato in un ambiente in cui la musica (il padre era un musicista jazz) ed il cinema (la madre era proprietaria di una sala cinematografica) sono pane quotidiano. Anche i fratelli saranno in qualche modo legati al mondo dello spettacolo: August diventerà padre di Nicolas Kim Coppola, meglio noto come Nicolas Cage e Talia Rose diventerà un’attrice (sostituendo il cognome originario con “Shire”). La passione per la recitazione, oltre che dal background familiare, nasce in Francis a seguito di un precario stato di salute che lo costringe già dalla più tenera infanzia ad isolarsi dal mondo: il regista è infatti poliomielitico. Tra marionette, spettacolini amatoriali girati in casa, e continue visite nei teatri locali (e poi di New York dove la famiglia deve trasferirsi per motivi di lavoro), trascorre l’infanzia e l’adolescenza di Francis. Dapprima propenso ad intraprendere una carriera scientifica, poi tentato di seguire le orme del padre, quindi provetto scrittore, trova la sua strada definitiva nel mondo del cinema. Sono gli anni ’60 e Coppola si approccia per la prima volta alla regia e alla sceneggiatura: gira dei film di poco conto che servono però a fargli prendere dimestichezza con il jet set. Bisogna aspettare però il 1967 per qualcosa di più importante: il suo “Buttati Bernardo!” ottiene infatti una nomination all’Oscar. Sebbene a questo punto della sua carriera Francis Ford Coppola abbia già diretto grandi attori, uno tra tutti Fred Astaire, la definitiva consacrazione arriva soltanto nel 1971 con “Il padrino”, pellicola pluripremiata dalla critica che regalò tra l’altro il successo ad Al Pacino. La fortunata saga traghetterà Francis Ford Coppola nel gotha di Hollywood. Il nome del regista è legato anche a successi quali “Apocalipse now” e “Bram Stoker’s Dracula”. Notevoli sono anche i suoi lavori da semplice sceneggiatore.