Alla fermata dell’autobus non è strano che le persone, annoiate dall’attesa, inizino a socializzare. E’ quello che fa anche Forrest Gump, un uomo affetto da un leggero deficit mentale. Il giovane racconta così ai passanti la sua particolarissima esperienza di vita coinvolgendo emotivamente un numero via via crescente di astanti. Forrest, cosciente del suo ritardo mentale, inizia specificando che comunque la madre ha scelto di crescerlo come tutti gli altri bambini e anzi inculcandogli l’idea che nessuno ha il diritto di reputarsi superiore ad un suo simile. A prezzo di una prestazione sessuale, la donna riesce a convincere il bigotto preside della scuola del paese ad ammettere il ragazzo alla prima classe. Qui Forrest incontra Jenny, l’unica bambina del vicinato a trattarlo bene e, se necessario, a difenderlo dai suoi aggressori. La piccola però subisce a sua volta delle violenze: il padre spesso la picchia e la molesta. Le doti atletiche del protagonista (scoperte grazie ai suggerimenti di Jenny), fanno sì che nonostante le scarse capacità intellettive Forrest possa proseguire gli studi fino al college. Purtroppo però i due amici, a questo punto, prendono strade diverse: Jenny non è esattamente una ragazza modello e Forrest non capisce perché la giovane preferisca fare altro piuttosto che passare del tempo con lui. Suo malgrado, e senza nemmeno averne piena coscienza, il protagonista vive molti degli episodi salienti della sua epoca: dall’ammissione al college dell’Alabama del primo studente di colore alla guerra del Vietnam (in occasione della quale peraltro conosce Buba, altro soldato intellettualmente poco dotato), dalla cosiddetta “diplomazia del ping pong” all’imperversare della cultura hippy, dal Watergate al crescente potere dei mass media. In tutte queste vicende Forrest è sempre coinvolto in qualità di eroe positivo. Il ragazzo però non riesce a dimenticare la sua Jenny che nel frattempo è vittima di sé stessa, del suo passato e di tutti i suoi demoni interiori ancora non sopiti; spetterà a Forrest tentare di salvarla… La pellicola, datata 1994, si aggiudicò ben 6 Oscar.