Quando parliamo di film per tutti in realtà non stiamo identificando un genere ben preciso, almeno non come ci si aspetterebbe parlando di thriller, horror o commedie per esempio.
Il film per tutti, infatti, annovera tutta quella categoria di pellicole adatte a tutta la famiglia, in grado cioè di intrattenere sia grandi che piccoli con tematiche di vario genere, comprensibili dunque a un pubblico assolutamente trasversale.
In alternativa, i film per tutti vengono definiti anche “Film per famiglie” o “Film per tutta la famiglia”.
Ciò nondimeno, anch’essi godono di tratti distintivi specifici che li rendono riconoscibili rispetto a tutti gli altri generi, come l’utilizzo di un linguaggio generalmente pulito, narrazioni il cui soggetto non preveda scene cruente, spaventose o scabrose e, più in generale, storie leggere che hanno come risoluzione un piuttosto prevedibile happy ending.
Dal punto di vista storico il classico film per tutti ha radici lontane, rappresenta infatti una tipologia di pellicola a cui l’industria cinematografica è fortemente legata da sempre, probabilmente anche grazie alla capacità di attirare un pubblico numeroso e fedele come quello delle famiglie, promuovendo contenuti che – tecnicamente – non selezioneranno gli spettatori in base a gusti specifici.
Proprio per questo nelle righe che seguono i film per tutti verranno, per comodità, suddivisi in quattro macrocategorie: i grandi classici senza tempo, i film per famiglie con ambientazione o tematica fantastica (che vanno per la maggiore relativamente a questo genere), i film che prevedono la presenza principale di animali, e quelli di diversa tematica che tuttavia, come denominatore comune, sono stati prodotti soltanto negli anni più recenti.
Grandi classici
Si tratta delle pellicole per tutta la famiglia più conosciute a prescindere dalla data di uscita nelle sale. Dei classici senza tempo che sin dalla loro realizzazione mettono d’accordo i gusti del pubblico adulto tanto quanto quello del pubblico più giovane.
Il più “datato” fra questi film è sicuramente Il padre della sposa (1950, Vincente Minnelli). Il film narra la storia di Stanley, a cui sua figlia Kay confessa di voler sposare il suo fidanzato. I preparativi per il matrimonio coinvolgono il protagonista, malvolentieri, in un turbinio di eventi che lo porteranno a rievocare, con un filo di malinconia, i tanti bei momenti passati con sua figlia. Salvo poi ricordarsi che, in fondo, una figlia sposata non significa affatto averla perduta. Anzi.
De Il padre della sposa verrà realizzato un seguito nel 1951, intitolato Papà diventa nonno, che coinvolgerà lo stesso cast del primo film sempre diretto da Minnelli.
Alcuni anni dopo, nel 1965, sarà la volta di Tutti insieme appassionatamente, un evergreen del genere per tutti diretto dal regista Robert Wise. Si tratta di una delle prime pellicole specificatamente per famiglie che coniuga la narrazione classica e il musical, generando di fatto uno dei film musicali più visti di sempre.
La storia di Tutti insieme appassionatamente narra le vicende di Maria, orfana cresciuta in un convento, e dei Von Trapp, famiglia austriaca con a capo un ex comandante in cui la stessa Maria si occuperà della cura dei figli.
I metodi gioiosi e anticonvenzionali della protagonista (una fantastic Julie Andrews, conosciuta da tutti per Mary Poppins) si scontreranno prima con l’ambiente austero del convento di clausura e poi con le rigide regole del signor Von Trapp. Anche in questo caso, dopo innumerevoli peripezie (e ampi riferimenti agli svluppi nefasti della Seconda Guerra Mondiale) Maria e i Von Trapp si avvieranno a un meraviglioso lieto fine, poiché l’amore per la famiglia vince sempre e su tutto.
Tuttavia i film per tutti, soprattutto nella fascia tra gli anni Ottanta e Novanta, hanno raccontato storie assolutamente variegate e spesso incentrate sul carisma di un singolo personaggio. È il caso di Edward mani di forbice (Burton, 1990) che vede un giovanissimo Johnny Depp, Edward, intento a calarsi in un mondo che lo rifiuta a causa delle sue mani a forma di forbice. Edward è un “ragazzo artificiale” ma dotato di grande cuore ed enorme talento. Quest’ultimo costituirà la base della sua rinascita.
Anche E.T. L’extraterrestre (Spielberg, 1982) è un classico film per tutti incentrato sulla figura di un unico personaggio, in questo caso l’amatissimo piccolo alieno E.T., accidentalmente giunto sulla terra e impossibilitato a fare ritorno nel suo mondo. E.T. è probabilmente l’esempio più classico di film per famiglie, risultando ancora oggi un cult inimitato per le generazioni di grandi e piccini.
Sempre in tema fantastico, indimenticabile Chi ha incontrato Roger Rabbit (Zemeckis, 1988), un film a tecnica mista con Bob Hoskins, Christopher Lloyd e il ben noto Roger Rabbit, coniglio animato protagonista di tanti cartoni. Il film coniuga perfettamente i due “mondi”, quello reale e quello fumettistico, proponendo una pellicola divertente e destinata a lasciare il segno nel firmamento cinematografico. Ancora oggi Chi ha incastrato Roger Rabbit è uno dei film più visti di sempre.
La tecnica mista fra film e animazione ha fatto la fortuna anche di un altro film cult, Space Jam (Pytka, 1996), in cui il protagonista – il grande cestita Michael Jordan – stringerà un insolito sodalizio con alcuni dei principali personaggi della serie per bambini Looney Toons.
Parlando di grandi classici è impossibile non citare il film che probabilmente più di tutti ha fatto “sognare” generazioni di giovani e meno giovani: La storia infinita (Petersen, 1984). Il film narra la storia di Bastian, un bambino sveglio e pieno di fantasia che si imbatte nel magico libro della Storia Infinita, che legge avidamente fino a scoprire che uno dei protagonisti del libro è proprio lui.
Si tratta di una pellicola di buon successo al botteghino ma che ha ottenuto la gloria eterna nel successivo mercato dell’Home Video, diventando un film di culto negli anni a venire grazie all’originalità della storia e alle musiche divenute famose nel mondo.
La storia infinita avrà due seguiti nel 1990 e nel 1994, che tuttavia non godranno della stessa fortuna.
Film con animali
L’animale è il migliore amico dell’uomo e questo ben noto, tuttavia è probabilmente anche l’amico migliore delle famiglie. Proprio per questo ogni animale è anche il leader indiscusso dei film per famiglie. Ne è esempio Beethoven (Levant, 1992) il San Bernardo più famoso della storia del cinema destinato a rivoluzionare la vita dei suoi padroni che, nonostante gli innumerevoli guai, lo ameranno come mai fatto prima.
Si tratta della classica commedia per famiglie, a cui seguirono ben sette sequel, diretti da diversi registi, con successo alterno.
Tra i grandi classici con animali figura il film 4 Bassotti per 1 Danese (1966), prodotto da Walt Disney e diretto da Normand Tokar. Si tratta di una formula già ampiamente rodata di pellicola per famiglie, che tra gli anni Cinquanta e Settanta hanno trovato grande riscontro di pubblico soprattutto negli Stati Uniti. Nello specifico, 4 Bassotti per 1 Danese narra le avventure della famiglia Garrison (giovani sposi) alle prese con una cucciolata di bassotti e un alano taglia gigante cresciuto con loro, grazie alla benevolenza del signor Garrison che, da piccolo, aveva deciso di adottarlo.
Il plot è un susseguirsi di gag fra le mille peripezie causate dal cane “taglia gigante”, che tuttavia non è nulla in confronto all’apporto positivo che quest’ultimo regala ai Garrison entrando nelle loro vite.
Anche I pinguini di Mr Popper (Waters, 2011) affrontano lo stesso tema a distanza di quasi mezzo secolo, tuttavia scegliendo i pinguini come inusuali protagonisti domestici dell’avventura. In questa pellicola un Jim Carrey in grande spolvero riesce a divertire ricordandoci che, in fondo, la carriera e le ambizioni personali hanno il loro peso, ma la famiglia è al di sopra di qualsiasi altra cosa.
Non è raro infatti che film per tutti con protagonisti animali tendano a contenere una morale di fondo sui sentimenti puri, probabilmente proprio per il medesimo ruolo che ricoprono nella vita: quello del centro nevralgico del focolare domestico.
Animali si, ma di tutt’altro tenore nel kolossal di Steven Spielberg Jurassic Park (1993). La pellicola hollywoodiana, ormai cult da generazioni, è a tutti gli effetti un film per famiglie pur contenendo numerosi elementi di azione e avventura.
Stavolta i protagonisti sono i dinosauri, da sempre idoli dei bambini, e la loro ipotizzata “convivenza” con il genere umano.
Jurassic Park è un film che senza dubbio ha segnato per sempre la storia del cinema, grazie non solo agli avveniristici effetti speciali utilizzati (almeno, in relazione a quell’epoca, ossia più di 25 anni fa) ma anche per un filone narrativo in grado di appassionare allo stesso modo grandi e piccini.
Il franchising di Jurassic Park, proprio per questo, è uno dei più longevi di Hollywood, motivo per il quale –oltre a trainare un immenso merchandising che non accenna ad arrestarsi –ha permesso che venissero prodotti numerosi sequel dopo il film originale. Le pellicole costituiscono di fatto due saghe distinte, anche se connesse: quella di Jurassic Park e quella di Jurassic World.
Dopo il primo film del 1993 sono seguiti: Il mondo perduto – Jurassic Park (Spielberg, 1997), Jurassic Park III (Johnston, 2001), e poi Jurassic World (Trevorrow, 2015) e Jurassic World – Il regno distrutto (Bayona, 2018).
Film per tutti di genere fantastico
Le pellicole per tutti che hanno come filo conduttore racconti fantastici o magici sono piuttosto diffuse. La fortunata trilogia di Ritorno al futuro (Zemeckis, 1985 – 1989 – 1990) ne è un esempio, in cui l’idolo di tante generazioni Marty McFly (interpretato da Michael J. Fox) affronta in modo rocambolesco e divertentissimo i suoi viaggi nel tempo insieme al fedele Doc (Christopher Lloyd).
Anche la saga di Pirati dei Caraibi, con Johnny Depp e Orlando Bloom, è la tipologia di film fantastico perfetta per tutta la famiglia. Ricordiamo i vari titoli del franchising: La maledizione della prima luna (Verbinski, 2003), Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma (Verbinski, 2006) Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo (Verbinski, 2007), Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare (Marshall, 2011) e Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (Ronning e Sandberg, 2017).
Quando la scienza si fonde con la fantasia, infine, non si può non citare Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi (Johnston, 1989) tra i film più famosi del genere per tutti.
Film per tutti recenti
Tra i film per tutti prodotti nell’ultimo decennio alcuni meritano particolare citazione. Il film di Natale classico A Christmas Carol (2009) è uno di questi, sia per l’incredibile impatto visivo della computer grafica, che restituisce al pubblico un Jim Carrey – Scrooge assolutamente eccezionale, sia per il valore simbolico del famosissimo racconto di Charles Dickens magnificamente riprodotto sotto la direzione di Robert Zemeckis.
Altrettanto “magico” nell’ambientazione quanto nelle interpretazioni, Mr Magorium e la bottega delle meraviglie (Helm, 2007) è una storia fantastica con protagonista Dustin Hoffman (Magorium) e Natalie Portman, che nei panni di Molly dovrà accettare l’incredibile eredità del suo datore di lavoro: un negozio di giocattoli assolutamente fuori dall’ordinario.
Un’altra pellicola destinata a rientrare nei grandi classici per tutta la famiglia è Saving Mr. Banks (Hancock, 2013), la vera storia di Walt Disney, interpretato da Tom Hanks, e di come ottenne i diritti per produrre un altro grande classico del cinema, il celeberrimo Mary Poppins.
Tom Hanks tuttavia non è l’unico attore di grande caratura ad aver preso parte a film per tutti negli ultimi anni, come testimonia George Clooney nel controverso Tomorrowland – Il mondo di domani (Bird, 2015). Seppur abbia ricevuto critiche piuttosto miste, Tomorrowland è la perfetta storia per tutta la famiglia che dimostra come la conoscenza e il non smettere mai di essere dei “sognatori”, nella vita, possa portare a risultati incredibili.
Chiude la rassegna un film del 2011 diretto da Martin Scorsese: Hugo Cabret. La pellicola rende omaggio a George Melies, uno dei fondatori dell’arte cinematografica, e le sue incredibili opere. Il film stesso è un susseguirsi di citazioni ambientate in un’atmosfera magica e surreale, grazie anche a un cast di primo livello che annovera, fra gli altri: Asa Butterfield, Chloë Grace Moretz, Ben Kingsley, Christopher Lee, Sacha Baron Cohen e Jude Law.
Hugo Cabret è la trasposizione cinematografica di romanzo realizzato da Brian Selznick del 2007: La straordinaria invenzione di Hugo Cabret, ed è in assoluto il primo film di Scorsese girato interamente in 3D.