E’ il 24 aprile del 1946 e la vita di John Huberman sta per cambiare: l’uomo, un tempo una temibile spia al soldo dei tedeschi, è stato appena condannato a trascorrere i prossimi vent’anni della sua vita dietro le sbarre. Elena, sua figlia, è visibilmente sconvolta e con gran dispiacere dei tanti reporter assiepati davanti all’aula del tribunale si rifiuta di rilasciare qualsiasi tipo di dichiarazione. Passano i mesi e la poverina tenta in qualche modo di riprendersi: organizza così una festa in occasione della quale, probabilmente perché del tutto ubriaca, corteggia un uomo con particolare insistenza. Quest’ultimo risponde al nome di T.R. Devlin ed è un agente segreto americano che spinge la ragazza a partire con lui alla volta di Rio de Janeiro: qui i due dovranno sventare un complotto filonazista. A capo del pericoloso gruppo eversivo si trova Alessio Sebastian, un tempo corteggiatore di Elena nonché amico di John. Non appena i protagonisti atterrano in Brasile vengono raggiunti da un’agghiacciante notizia: Huberman si è suicidato. Quando Alessio ritrova Elena, ancora innamorato di lei, le propone di sposarlo. La donna, benché provi qualcosa per Devlin, accetta. Soltanto così potrà portare facilmente a termine la sua missione e fare ingelosire l’agente segreto che, sebbene a sua volta innamorato di Elena, si rifiuta di confessarle i suoi sentimenti. Passa il tempo e, raccolte tutte gli indizi del caso, la donna può finalmente dire di aver scoperto le prove necessarie ad inchiodare il marito ed i compagni. Organizza quindi una festa a cui prenderà parte anche Devlin, ma Alessio non tarda a fiutare l’inganno… La pellicola, datata 1946, è ad oggi considerata uno dei capolavori di Alfred Hitchkock. Singolare nel film è anche il ruolo di Elena: la giovane è infatti a tutti gli effetti una bad girl (beve, è disinibita con gli uomini, tradisce il marito, ecc.).